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Attualità martedì 16 novembre 2021 ore 16:06

Fortezza, via libera al Bellavista, ecco come sarà

Approvato il progetto definitivo per la realizzazione del nuovo padiglione Bellavista alla Fortezza da Basso di Firenze secondo gli accordi del 2019



FIRENZE — Sala congressuale da oltre 2500 posti, sala espositiva, percorsi esterni, giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura, è il nuovo padiglione Bellavista che sarà costruito alla Fortezza da Basso con un investimento di 19,8 milioni di euro nell’ambito degli interventi di recupero e valorizzazione previsti dall’accordo del 2019. 

Il progetto definitivo tecnico ha avuto oggi il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta del sindaco Dario Nardella e dell’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci.

Il nuovo padiglione Bellavista sarà costruito nell’area compresa tra l‘Opificio delle Pietre Dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale, area attualmente occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che saranno demoliti.

Il progetto prevede la realizzazione di un piano terra interamente dedicato ad attività congressuali e fieristiche; di un piano interrato prevalentemente destinato alla ristorazione, allo stoccaggio e ai servizi igienici e di un primo piano per gli impianti e l’accesso alla copertura composta da giardini, terrazze e percorsi esterni.

“Grazie a un lavoro congiunto siamo riusciti a sbloccare un’opera fondamentale per raggiungere un grande obiettivo condiviso nell’interesse della città - ha detto il sindaco Dario Nardella -. Oggi con questo intervento entriamo nel vivo dei lavori del complesso piano di recupero e valorizzazione della Fortezza da Basso, per dare a Firenze una sede congressuale e fieristica di grande capacità attrattiva. Il periodo di graduale fuoriuscita dall’emergenza Covid - ha proseguito il sindaco - sarà interessato da lavori importanti sulla Fortezza, il primo dei quali è quello della delibera di oggi, e servirà a rilanciare il polo fieristico fiorentino e toscano a livelli di efficienza e competitività mai visti prima d’ora”.

‘Un'opera fondamentale da realizzare nell’interesse della città e del polo fieristico di Firenze - ha detto l’assessore Meucci -, con un intervento che oggi diventa assolutamente concreto grazie all’approvazione del progetto definitivo del nuovo padiglione, dopo aver già visto realizzate le opere di restauro della parte esterna del complesso e delle poderose mura della Fortezza. Un passo importante verso la valorizzazione del polo congressuale e di tutta la città come destinazione fieristica”.

Nel dettaglio, l’organizzazione dell’edificio, su una superficie complessiva di 4463 mq, prevede: un piano interrato con caffetteria (327 mq), locale magazzino (351 mq), servizi igienici (220 mq), locali tecnici (173 mq), spazi di servizio e connettivo (218 mq); un piano terra con sala espositiva (suddivisibile in due sale con pareti manovrabili) da 2381 mq, locali tecnici (421 mq), servizi igienici (69 mq); un piano primo con spazi scoperti per gli impianti tecnologici e accesso alla copertura (303 mq). Si aggiungono i sistemi dei percorsi esterni, dei giardini pensili, terrazze e aree verdi di copertura. L’organizzazione funzionale dell’edificio prevede una sala congressuale plenaria da 2528 posti, sala A da 1112 posti e sala B da 701 posti; sala espositiva.

Il prospetto rivolto a sud, verso la Porta di Santa Maria Novella è fortemente caratterizzato dalla grande pensilina a sbalzo che coprirà la cavea a gradoni esterna. Il prospetto che guarda verso il padiglione dell’Arsenale è, per scelta e per le interrelazioni che ingenera, il più vivace, complesso e architettonicamente composito. La parte bassa del prospetto è prevalentemente formata da una cortina continua in alluminio e vetro, con aperture che danno accesso all’interno del nuovo padiglione, poste sostanzialmente in asse con l’apertura centrale dell’Arsenale, in modo da creare chiare, dirette modalità di collegamento visivo e continuità di frequentazione fra questi spazi e le relative funzioni. Le parti laterali e tutto il livello alto di questo prospetto saranno rivestite con pannellature in cotto, tanto in omaggio al trattamento delle mura della Fortezza quanto in continuità con le indicazioni di atti e progetti precedentemente redatti per la Fortezza, ma declinate secondo tecniche e senso del tutto contemporanei. Il prospetto nord che guarda verso le mura e verso il bastione Bellavista ha caratteristiche analoghe a quello orientale, presentando al piano terra ampie vetrate con profili in alluminio e, nelle porzioni laterali pannellature in cotto, una pensilina con intradosso con pannellature metalliche microforate e parapetto vetrato come per il fronte est. Il prospetto verso l’edificio che ospita l’Opificio delle Pietre dure è legato principalmente alle attività a servizio del padiglione stesso, garantite dai percorsi carrabili qui presenti. La parte alta ospita il lungo percorso arredato a verde che dal fronte sud conduce fino alla passerella di collegamento con le mura della Fortezza.

Giardini pensili e percorsi pedonali in copertura

La copertura visitabile, accessibile dal ponte e dalla rampa, è stata immaginata come un luogo ad alto valore ornamentale, con aree a verde non calpestabili da attraversare mediante appositi percorsi. Sul tetto verde non praticabile, che copre la parte anteriore del fabbricato, è prevista una coltivazione a prato selvatico in modo da contribuire alla biodiversità urbana, e creare ambienti vegetali adatti agli insetti impollinatori e alle fioriture spontanee. L'organizzazione dell'edificio e l'uso dei materiali, processi e metodi edilizi contribuiscono alla tutela della salute, con il contenimento al minimo di materie non rinnovabili e l'uso di materiali eco-compatibili. Le soluzioni architettoniche sono state studiate per ottimizzare gestione e manutenzione.


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