Terrorismo, le telecamere ora leggono i volti

Il sindaco Dario Nardella ha annunciato la prossima installazione delle telecamere a riconoscimento facciale in città. "Ne arriveranno cinquecento"

FIRENZE — Nardella lo ha detto chiaro e tondo: "Entro la fine del mandato vogliamo completare tutto il progetto di installazione di circa cinquecento telecamere, e lo faremo con un sistema di software avanzato, tra i più avanzati che ci sono al mondo, che prevede anche il riconoscimento facciale".

Il sistema, tecnologicamente molto avanzato, è studiato per aiutare le forze di polizia a rintracciare e riconoscere malviventi e terroristi. La videosorveglianza, ha spiegato il sindaco, ha già dato risultati come dimostrano "i tre casi di omicidio di donne, di femminicidio, che abbiamo avuto a Firenze negli ultimi tre anni sono stati risolti, quanto meno nell'individuazione dei presunti colpevoli, grazie al sistema di sorveglianza. Immaginate quindi se noi avessimo una videosorveglianza ancora più sofisticata quanto potremmo fare in più e meglio per la nostra comunità".

E la privacy? "Ovvio che bisognerà tenere assolutamente conto di tutti i criteri limiti e modalità stabiliti dal garante della privacy. Ma i nostri cittadini credo siano disposti a rinunciare a un pezzettino di privacy in cambio di una maggiore sicurezza, contro il terrorismo, urbana, pubblica. Contro tutti quegli atti criminosi che minacciano la loro incolumità e la loro qualità della vita".

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