Una terrazza sull'Arno al menestrello Marasco

Scoperta la targa davanti a piazza Poggi che fissa per sempre nella toponomastica cittadina il nome dell'autore della 'Teresina' e de 'L'alluvione'

FIRENZE — Riccardo Marasco non c'è più da due anni, dal 18 dicembre 2015 ma due anni dopo il suo nome è stato immortalato sullo stradario della sua amata Firenze. Al menestrello che meglio di chiunque altro in tempi recenti ha saputo tradurre in musica e parole lo spirito fiorentino è stata infatti dedicata la terrazza sull'Arno davanti a piazza Poggi. Alla cerimonia di intitolazione erano presenti il sindaco Dario Nardella, l'assessore alla toponomastica Andrea Vannucci e i familiari di Marasco. Tra loro la moglie Virginia.

Definito "libero, testardo, sagace" dal sindaco, Marasco è stato capace di trasformare un giorno drammatico come quello dell'alluvione del 4 novembre 1966 in una canzone che descrive uno scenario da brivido con l'ironia pungente e un po' cinica del fiorentino. Ma i successi di Marasco sono tanti e la sua conoscenza delle tradizioni era vasta: "Pochi conoscono i suoi studi sulla musiche antiche, dal Medioevo al Barocco, dimenticate negli archivi e da lui portate alla luce in tanti concerti", ha aggiunto Nardella che ha auspicato la possibilità, la prossima estate, di organizzare sulla terrazza un festival a lui dedicato.

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