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Lavoro martedì 05 settembre 2017 ore 16:10

Re David, autunno difficile per i metalmeccanici

Francesca Re David

La segretaria della Fiom Cgil ha partecipato al direttivo del sindacato fiorentino, analizzando vertenze come Leonardo, Aferpi, Tmm



SESTO FIORENTINO — La nuova segretaria della Fiom Cgil Francesca Re David ha scelto il direttivo della Fiom Firenze riunito nella sede dell'Unione operaia di Colonnata per la sua prima uscita toscana.

"Ho cominciato a fare un giro dei territori, a ragionare con direttivi, segreterie e responsabili di settore - ha spiegato Re David - Il sindacato ha bisogno di confermare la propria linea contrattuale e nello stesso tempo di avviare una fase di rinnovamento in cui, per la complessità che c'è, si dia rappresentanza un po' a tutti".

Durante l'incontro, il sindacato fiorentino ha fatto il punto con Re David di alcune delle vertenze toscane più difficili.

Sul fronte dell'Aferpi, Re David ha sottolineato che "sarà un autunno molto difficile". "In Toscana c'è la vertenza di Piombino che fra l'altro si intreccia con la vertenza sulla siderurgia che noi abbiamo con Riva, con un tavolo aperto molto complicato con quattromila esuberi - ha ricordato la segretaria Fiom - Con la riforma degli ammortizzatori sociali che c'è stata e di cui a partire dall'autunno si sentiranno gli effetti perchè scadranno per coloro che hanno la cassa integrazione da due anni, noi ci troviamo a gestire le crisi e le ristrutturazioni senza neanche il sostegno degli ammortizzatori".

In merito alla crisi della Tmm, azienda dell'indotto della Piaggio, Re David ha concordato con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sull'importanza dei progetti di filiera.

"Le aziende si sono organizzate in modo globale ed è un problema perchè il sindacato invece non lo ha fatto - ha dichiarato la segretaria della Fiom - Molto spesso fra l'altro in questi processi noi ci troviamo lavoratori contro altri lavoratori a fare a chi spinge di più, a chi produce di più e a chi costa meno, un tema molto forte".

"Per quanto riguarda invece Leonardo - ha aggiunto il segretario della Fiom Cgil Firenze - non vorremmo che ci fosse una spartizione fra il settore civile e quello militare, con una vendita di quello civile, e quindi una conseguente preoccupazione sulla tenuta di uno stabilimento importante come quello di Firenze".


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