Sgominata una banda di truffatori di anziani

Due imprenditori milanesi e altre otto persone sono accusate di truffa aggravata: convincevano le persone a comprare rilevatori di fughe di gas

FIRENZE — Si presentavano alla porta di casa delle vittime vestiti di tutto punto, con la divisa della società per cui lavoravano, un borsa a tracolla e tutta la strumentazione necessaria. Dopodiché convincevano le persone a comprare un rilevatore di fughe di gas, dicendo loro che l'installazione di questi dispositivi era obbligatoria per legge e che se non provvedevano immediatamente sarebbe scattata una multa salata.

Per questo due imprenditori milanesi, il rappresentante legale e l'amministratore unico della ditta, sono stati denunciati insieme ad altre otto persone, albanesi, italiani e macedoni, per truffa aggravata in concorso.

Una truffa ai danni di persone anziane che si è ripetuta, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Firenze e affidate alla Squadra Mobile, un po' in tutta Italia: da Modena a Lecco, da Roma a Ostia al capoluogo toscano. A seconda dei casi i truffatori stabilivano un prezzo differente per l'acquisto del rilevatore di fughe di gas; in alcuni casi gli anziani si trovavano costretti a pagare metà dell'impianto in contanti, l'altra metà col bancomat e spesso erano gli stessi operatori a digitare sul Pos l'importo, spillando ancora più soldi ai malcapitati.

Alla fine la Procura ha emesso 12 decreti di perquisizione eseguiti tra Milano, Brescia e Verona a carico di altrettanti indagati per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e presso la sede legale e sede operativa della società.

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