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Attualità lunedì 29 giugno 2015 ore 15:20

Confartigianato Taxi contro Palazzo Vecchio

Marzio de Vita: "Invece che aumentare le licenze e attaccare i tassisti fiorentini, il Comune adegui le nostre tariffe ferme da otto anni".



FIRENZE — Il vicepresidente di Confartigianto taxi replica alle ultime dichiarazioni dell’assessore Bettarini.

"L'assessore dice che lo sforzo della modernità vale per tutti e che dei disagi dobbiamo farci carico tutti, ma evidentemente questo non vale né per lui né per il Comune di Firenze che, anche questa volta, scaricano le proprie responsabilità e non trovano di meglio che attaccare i tassisti fiorentini, che invece stanno svolgendo un lavoro egregio e di grandissimo sacrificio all’interno di una città bloccata e stritolata da cantieri che interrompono proprio le nostre principali direttrici di servizio” dichiara in una nota Marzio De Vita.

“Si potrebbero mettere in strada anche tutti i 14.000 taxi di New York: sarebbero 14.000 macchine in più bloccate nel traffico - prosegue De Vita - Approcciare così il problema è assolutamente inaccettabile e poco rispettoso verso la nostra categoria. Bettarini si lamenta del servizio durante Pitti ma ommette di dire che l’amministrazione non ha trovato di meglio che attivare nuovi cantieri della tramvia proprio all’apertura della manifestazione. Per non parlare della stazione di Santa Maria Novella dove, nello stesso periodo, sempre causa cantieri, è stato trasferito il principale stallo taxi, disorientando tutti i passeggeri e costringendoli ad attendere le vetture sotto il sole. Come sempre, anche in questa occasione, siamo stati noi, i tassisti fiorentini, ad informare ed aiutare l’utenza indirizzandola verso il nuovo stallo e ottimizzando il servizio”.

Piuttosto che aumentare il numero delle licenze, Palazzo Vecchio pensi alla trattativa sull’adeguamento delle tariffe (e non l'aumento, come ama definirlo) - continua De Vita - Si tratta di tariffe che, responsabilmente, abbiamo mantenuto inalterate per 8 anni, consci della crisi in atto. Così non è stato per i costi che noi sosteniamo (per esempio quelli assicurativi, di riparazione e revisione auto, nonché l'aumento delle varie tassazioni sia nazionali che locali) che hanno continuato a crescere. La cosa appare ancora di più paradossale visto il paventato rialzo delle tariffe Ataf. Più 25% per il biglietto via sms (che è utilizzatissimo) ed in dirittura d'arrivo anche l'aumento di quello cartaceo ed abbonamenti. Non è forse anche il nostro un servizio per la mobilità pubblica?"

Bettarini continua a parlare di tariffe predeterminate. Ok, ma solo quando la rete viaria della città lo permetterà. Sarebbe sciocco approvare tariffe fisse in una città in cui il tempo di percorrenza è costantemente un'incognita causa lavori della tramvia. Per le cosiddette utenze "deboli", come anziani e disabili, l'ok a soluzioni tariffarie agevolate è incondizionato” conclude De Vita.


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