Agli Uffizi un biglietto contro il selfie e fuggi

FIRENZE — Il biglietto cumulativo che in tre giorni consentiva la visita a Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino di Boboli, al Museo Archeologico Nazionale e al Museo dell'Opificio delle Pietre Dure, si estende a 5 giorni, lo ha annunciato il direttore Eike Schmidt che ha illustrato i dati degli accessi da giugno ad oggi ed ha rilanciato l'intenzione di puntare su un turismo più lento.

Il biglietto a tre giorni è stato venduto 8.034 volte dalla riapertura degli Uffizi dopo il lockdown all’inizio di giugno "Testimonia l’interesse crescente verso un turismo approfondito, onnicomprensivo, volto ad assaporare il gusto della slowart anziché il selfie e fuggi" è quanto recita la nota delle Gallerie.

Tra le 111.595 persone che dal 3 di giugno al 2 agosto hanno visitato la Galleria delle Statue e delle Pitture, gli 8.034 che la hanno scelta costituiscono il 7,2 per cento di tutti i visitatori. Nel 2019 il numero assoluto dei visitatori degli Uffizi era circa quattro volte maggiore, ma nel 2020 la percentuale di chi ha acquistato il Passepartout sul totale dei biglietti staccati è cresciuta di un terzo, da 5,4 a 7,2.

"Calma, relax e più tempo a chi lo desidera per godere della bellezza dell’arte: sono queste le parole chiave che spiegano la nostra decisione - ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - con l'aumento della validità temporale del Passepartout, in forte sconto rispetto ai biglietti singoli dei vari musei, creiamo un incentivo ulteriore a godere del nostro patrimonio a 360 gradi, senza fretta e furia, e di passare più tempo in città, favorendo al contempo la ripartenza del settore alberghiero, enogastronomico e commerciale al dettaglio".

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