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Attualità martedì 26 maggio 2020 ore 17:33

Firenze apre a scooter e monopattini elettrici

Dopo anni di sperimentazione Palazzo Vecchio ha licenziato le linee guida che entreranno nel bando per l'assegnazione del servizio di mobilità



FIRENZE — Sarà pubblicato a giorni il bando per la nuova sharing mobility dopo che la giunta ha approvato, su proposta dell'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, la delibera degli indirizzi per l'elaborazione dell'avviso pubblico che, oltre alla conferma del car sharing, vede il debutto di scooter e monopattini elettrici.

Si conclude la sperimentazione effettuata in questi anni per auto e bici e definiamo gli indirizzi per l’ampliamento del parco mezzi con gli scooter elettrici e i monopattini - ha detto l’assessore Giorgetti - una conferma della scelta dell'Amministrazione per la mobilità in condivisione anche alla luce delle modifiche delle modalità di spostamento a seguito dell’emergenza Covid 19. Proprio perché crediamo in questo tipo di mobilità alternativa all’uso dell’auto privata, abbiamo raccolto le richieste dei gestori del car sharing, per offrire un servizio sempre più integrato”.

In dettaglio la delibera fissa gli indirizzi per il nuovo avviso per l’individuazione dei gestori del parco mezzi in sharing di auto (l’attuale in scadenza il 31 maggio viene prorogato al 30 settembre 2020), scooter e monopattini elettrici (per il bike-sharing è previsto un bando a parte) sempre a flusso libero con dei limiti per quanto riguarda il numero dei nuovi mezzi (che in fase di sperimentazione potranno essere al massimo 600 scooter e 900 monopattini) e il numero dei gestori (non più di tre).

Per i monopattini si prevede anche la possibilità di inserire nella prossima procedura di affidamento del servizio di bike-sharing free-floating la possibilità per il gestore di affiancare alla flotta di biciclette (4.000 a pedalata muscolare e 800 a pedalata assistita) un contingente di monopattini (da un minimo di 200 ad un massimo di 300) per lo svolgimento di un servizio integrato. Tutto questo fermo restando la facoltà per l’Amministrazione di aumentare il numero dei veicoli in relazione all’andamento del servizio ed agli effetti sulla mobilità cittadina e sul decoro urbano.

La delibera elenca anche i requisiti richiesti ai mezzi impiegati. Per quanto riguarda il car sharing dovranno essere almeno a benzina euro 6 (oltre che elettrici, ibridi, a mentano e GPL anche bimodali); il parco mezzi dello scooter sharing dovrà invece essere esclusivamente elettrici (a due o tre ruote come ciclomotori, motocicli e tricicli ma solo senza carrozzeria) come pure quello dei monopattini (motore elettrico con marcatura CE di potenza non superiore a 0,50 KW e tutti gli altri requisiti previsti dal decreto del 2019).

Per lo scooter sharing la flotta utilizzata da ciascun gestore dovrà essere composta da un numero di veicoli, indicato nella manifestazione di interesse, compreso tra un minimo di 50 e un massimo di 200 (i primi 50 entro i dieci giorni successivi all’avvio del servizio, il resto entro 180 giorni). Potranno usare lo scooter sharing i maggiorenni in possesso dei titoli abilitativi per la conduzione del mezzo offerto. E tutti i veicoli dovranno avere un casco di cortesia per conducente (e anche per il passeggero se il mezzo lo consente) oltre, per esigenze igieniche, ai sottocaschi monouso. Come per il car sharing, il gestore potrà richiedere di attivare il servizio anche in aree individuate in comuni limitrofi.

Passando al servizio dei monopattini elettrici, la flotta utilizzata da ciascun gestore dovrà essere composta da un numero di monopattini elettrici compreso tra un minimo di 200 ed un massimo di 300 (i primi 200 veicoli devono essere introdotti integralmente entro 10 giorni successivi all’avvio del servizio, gli altri entro 180 giorni). L’area operativa del servizio non potrà essere inferiore a 2 chilometri quadrati senza soluzione di continuità. 

Vincoli sono previsti per la sosta che non potrà essere libera, ma dovrà avvenire soltanto in aree definite, ovvero già utilizzate dalle bici del bike-sharing o anche nuove che saranno dedicate indistintamente a tutti i dispositivi impiegati da tutti i gestori compresi quelli del bike-sharing. Per questo i mezzi dovranno essere dotati di un sistema tecnologico permetta l’apertura e chiusura del noleggio e conseguentemente la sosta dei dispositivi solo negli spazi dedicati o esclusivamente negli spazi sopra indicati. Prevista anche la possibilità per i gestori dello sharing elettrico di presentare all’Amministrazione proposte per realizzare, a propria cura e spese, delle aree sosta per i mezzi in condivisione con colonnine di ricarica che saranno utilizzabili anche dai cittadini per rifornimento ai propri mezzi.

La scadenza dei servizi sarà fissata al 30 Novembre 2024.


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