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Attualità mercoledì 27 novembre 2019 ore 22:10

Mense scolastiche, scintille sull'esito del bando

Il servizio di refezione scolastica è stato assegnato ad una ditta già incaricata in passato, la maggioranza ha replicato alle accuse dell'opposizione



FIRENZE — "Le gare seguono modalità di legge non forme di meritocrazia fatta in casa" con queste parole Nicola Armentano e Benedetta Albanese, capogruppo e vicecapogruppo del Partito Democratico hanno risposto alle dichiarazioni di alcuni consiglieri di opposizione sull'esito della gara per le mense scolastiche cittadine. “Ha vinto una ditta che non se lo merita” era stato il commento da parte di alcuni consiglieri dell'opposizione.

Il nuovo bando ha assegnato nuovamente il servizio ad una ditta criticata in passato da alcuni genitori, fatto questo che ha portato l'opposizione a contestare l'assegnazione avvenuta ad esito del concorso.

“Ci sono norme a cui attenersi, parametri da rispettare per garantire elevati standard qualitativi. Ci sono commissioni ad hoc che vagliano le candidature, concentrandosi su tutti questi elementi in modo accurato e capillare. Le gare seguono modalità di legge non forme di meritocrazia fatta in casa. Nello specifico il bando per la refezione scolastica si è svolto seguendo la normativa comunitaria in materia e sono stati applicati criteri molto stringenti, in particolare un rapporto qualità prezzo rispettivamente di 80/20 come mai in precedenza. Si tratta inoltre di un bando sperimentale, che permette all’amministrazione di inserire correttivi laddove se ne manifesti la necessità. Vengono infine introdotti elementi importanti relativi alla partecipazione, vanno in questo senso le novità che ha illustrato oggi l’assessore Funaro con l’istituzione di nuovi livelli di monitoraggio, volti proprio a garantire un coinvolgimento ancora maggiore dei genitori nella verifica della qualità del servizio. C’è un altro tema, cruciale, quello dei controlli, e sappiamo bene che da parte dell’amministrazione l’attenzione su questo è massima. Ci sono sopralluoghi e continue verifiche per monitorare l’andamento del servizio, vagliare ogni segnalazione, intervenire tempestivamente su ogni situazione critica e nel caso provvedere a sanzioni. E’ questo che quando si parla di bambini è necessario fare invece che alzare polveroni come fanno le opposizioni” hanno concluso i membri della maggioranza.

I consiglieri d'opposizione Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d'Italia e Andrea Asciuti, consigliere Lega Salvini Firenze hanno commentato “ha vinto una ditta che non se lo merita”. “La ditta che fornisce la ristorazione in molte parti d'Italia è stata incriminata in questi anni dai genitori dei bambini per numerosi disservizi: piatti scadenti, porzioni piccole, bassa qualità e non ultimo un piccolo ragno e un baco sono stati trovati nei piatti serviti alla mensa della scuola primaria Balducci di Firenze. Tuttavia ha rivinto due dei quattro lotti in cui la gara per i centri cottura è stata divisa. L'assessore Funaro la scorsa settimana era corsa ai ripari stigmatizzando l'episodio, ma è inevitabile la delusione nell'apprendere che la società accusata abbia rivinto come se nulla fosse la gara dei centri cottura per le scuole comunali. Infine risulta veramente assurdo far mangiare i nostri ragazzi con 3,29 euro (di cui 1,65 euro per gli ingredienti), e sarà chiesto come denunciato dalle associazioni di categoria di aumentare la copertura delle spese” hanno concluso Draghi e Asciuti.

Ad intervenire sul rapporto qualità - prezzo è stato il sindacato di categoria Filcams Cgil Firenze "Sulla gara in questione, un’altra grande preoccupazione è sul quarto lotto che, a quanto si apprende, ancora non è stato assegnato: pur non essendo l’offerta anomala a norma di legge, è stato chiesto alla ditta arrivata prima di motivare il prezzo offerto in modo da garantire la qualità. Sta in piedi la possibilità che possa essere aggiudicato a tale ditta che avrebbe fatto un’offerta con un ribasso di quasi il 20%. Su questo si esprimeranno ovviamente gli organi competenti, ma noi siamo già in grado di dare un giudizio politico-sindacale affermando che un tale ribasso comprometterebbe inevitabilmente la qualità del servizio, oltre che le condizioni di lavoro degli addetti e delle addette che sicuramente peggiorerebbero. Disattendendo così gli obiettivi politici che hanno portato alla firma del Protocollo sugli appalti pubblici tra Comune e sindacati. In attesa dei pronunciamenti degli organi competenti, il sindacato e i lavoratori si preparano ora ai cambi di appalto, e faranno tutto per difendere i livelli occupazionali, le condizioni contrattuali e la qualità del servizio, senza escludere iniziative di mobilitazione e lotta".


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