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Lavoro mercoledì 03 gennaio 2018 ore 16:07

Chiedono la paga, l'azienda chiama i carabinieri

I lavoratori dell'azienda Servimoda hanno richiesto il pagamento dello stipendio di novembre e la tredicesima. La Regione chiede verifiche



FIRENZE — Tre lavoratori senegalesi della Servimoda (ex Pulzeta) di Calenzano, che fa capo a un imprenditore cinese, si sono presentati davanti a una delle società che fanno capo alla proprietà per sollecitare il pagamento dello stipendio di novembre e della tredicesima, ma l'azienda di tutta risposta ha chiamato i carabinieri. 

Una volta giunti i carabinieri hanno ascoltato i tre senegalesi e hanno poi chiesto di poter parlare con la dirigenza dell'azienda che però si è rifiutata. 

A denunciare il fatto la Cgil in una nota. Da più di un mese i dipendenti dell'azienda sono a casa perché un guasto al generatore impedisce di portare avanti la lavorazione dei metalli per la produzione di accessori moda, o almeno questa, sottolinea il sindacato, è la motivazione formale con cui la proprietà ha comunicato ai 13 dipendenti senegalesi di non recarsi al lavoro. 

"La situazione sta diventando insostenibile, i lavoratori hanno diritto a percepire la retribuzione - dice Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze -. Questo atteggiamento della proprietà è inaccettabile, irrispettoso e offensivo dello stato di diritto".

La Regione, che si è sempre interessata del caso, ha chiesto verifiche all'ispettorato del lavoro e al Dipartimento di prevenzione dell'Asl Toscana Centro, per chiedere di valutare l'opportunità di una verifica della situazione della Servimoda (ex Pulzeta) di Campi Bisenzio.

Nella lettera – firmata del consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, che segue da tempo la vicenda - si dà conto della forte preoccupazione dei lavoratori, in gran parte cittadini senegalesi, per il comportamento dell'azienda, che ha da più di un mese ha sospeso la produzione e messo a disposizione gli operai, e per le condizioni di lavoro.

Lo stesso consulente del lavoro della proprietà cinese della Servimoda, si ricorda nella lettera, ha riferito delle sue difficoltà in merito alla gestione dell'azienda per mancanza di direttive da parte dei vertici.

Da qui la richiesta a Ispettorato e Asl per una verifica nell'ambito delle rispettive competenze.


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