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Attualità giovedì 05 luglio 2018 ore 16:25

Giovani e beni comuni, quattro progetti sul podio

Sono quattro i progetti che Firenze e il Mugello hanno vinto i finanziamenti del bando promosso da Cesvot e Regione Toscana



FIRENZE — Sono quattro i progetti che sono saliti sul podio nell'area fiorentina nell'ambito del progetto 'Giovani e beni comuni'. Si tratta di un percorso interculturale che coinvolga i richiedenti asilo a Borgo San Lorenzo, un giardino da recuperare nel Comune di Marradi, un lavoro di scoperta di tesori sconosciuti sul territorio di Scandicci e una rete di associazioni, strutture commerciali e ricettive e enti pubblici per valorizzare il territorio di Pelago.

Il progetto, promosso da Cesvot e finanziato da Regione Toscana – Giovanisì, in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, attraverso un finanziamento complessivo di 140mila euro, permette a 98 associazioni di volontariato della Toscana di recuperare e restituire alla collettività beni immobili dismessi, giardini e spazi abbandonati ma anche memorie, tradizioni e saperi andati perduti.

Nello specifico, a Pelago, un insieme di associazioni e gruppi giovanili hanno presentato insieme un progetto che ha l'obiettivo di creare una mappa dei tesori, materiali e immateriali del territorio. A proporre l'idea è stato il 'Gruppo Perché No' per dare il via a una reale interazione tra associazioni, enti pubblici e strutture commerciali e ricettive del territorio.

A Scandicci, invece, l'Auser ha proposto la scoperta di tesori poco conosciuti del territorio. Una lista lunga: da Villa Poccianti, prima sede del comune di Casellina e Torri a Villa, dimora dello scrittore, poeta e drammaturgo britannico David Herbert Lawrence, da Villa Le Melarance dove Giorgio La Pira elaborò una bozza della nostra Costituzione fino a Pieve di San Giuliano a Settimo, una delle chiese più antiche.

Il giardino del Popolano è invece al centro del progetto della protezione civile di Marradi. Si tratta di un luogo oggi in abbandono nel quale bambini, giovani e meno giovani potrebbero ritrovarsi e “fare comunità”. Già nei mesi scorsi il Comune ha presentato un progetto per un bando europeo in modo da garantire la copertura del wifi pubblico gratuito.

E poi c'è il progetto “Mio-tuo-suo-nostro” a Borgo San Lorenzo, un percorso interculturale che si rivolge ad un gruppo di giovani del territorio e ad un gruppo di richiedenti asilo ospiti dei centri d’accoglienza. Prima ci sarà una fase di confronto guidata da un antropologo e poi una fase operativa in cui il gruppo inizierà a prendersi cura di un luogo preciso, abitualmente vissuto e spesso lasciato in condizioni di degrado da giovani sia italiani che stranieri, realizzando piccoli interventi di manutenzione e iniziative di sensibilizzazione.


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