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Attualità sabato 04 aprile 2020 ore 15:10

"Indulto per salvare le mamme detenute dal Covid"

In foto il penitenziario di Sollicciano

Alessandro Santoro, prete della Comunità delle Piagge lancia un appello per la salvaguardia dei detenuti ad iniziare dalle mamme di Sollicciano



FIRENZE — Dalla Comunità delle Piagge di Firenze, guidata spiritualmente da Alessandro Santoro, è stato lanciato un appello per evitare che il contagio entri all'interno del sistema carcerario "Indulto subito, mandare a casa tutti quelli con residuo pena inferiore a tre anni, in modo da salvare la vita agli altri". Con un richiamo particolare "A favore delle mamme con bambini in tenera età e addirittura alla donna incinta, all'ottavo mese, presenti nel carcere di Sollicciano".

Con Santoro anche dei volontari che operano tra le celle dei penitenziari "Siamo volontari penitenziari di lunga data. Sappiamo perciò come vanno le cose in carcere in tempi normali: una condizione dei detenuti disumana e degradante. Ora, in tempi di emergenza, sappiamo cosa dovrebbe succedere e non succede" spiegano nell'appello diretto alle istituzioni.

Nell'appello si legge "Fin dal momento dell’entrata in vigore del primo dpcm, è stato imposto a tutto il corpo sociale il distanziamento fra una persona e l'altra di un metro. Questo dispositivo, insieme a quello di non uscire di casa, è stato ed è perseguito utilizzando i corpi di polizia, l'esercito e persino i droni declinando la trasgressione come reato. In carcere questi dispositivi sono validi, o siamo nel territorio di nessuno? Come si fa a garantire un metro di distanza in celle super affollate?" ed ancora "stiamo parlando di oltre centomila persone che affollano le carceri italiane, tra personale di custodia, personale amministrativo e sanitario, oltre ai più di sessantamila detenuti". La richiesta "Un indulto che mandi a casa tutti quelli con residuo pena inferiore a tre anni, in modo da consentire a quelli che restano il metro di distanza che può salvar loro la vita. Gli arresti domiciliari previsti dal primo DPCM (per gli ultrasessantenni con altre patologie) non sono sufficienti allo scopo di deflazionare il carcere di almeno un terzo della sua popolazione attuale. Intanto, per poterne beneficiare, bisognerebbe che tutti avessero un domicilio - basterebbe considerare che un terzo della popolazione è composto da persone migranti, tra le quali solo una piccola parte ha un domicilio considerato regolare dal Tribunale di sorveglianza".

Salvatore Tassinari

Beppe Battaglia – gruppo carcere Ass. Il muretto/Comunità delle Piagge

Alessandro Santoro - prete delle Piagge-Firenze


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