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Attualità mercoledì 26 ottobre 2016 ore 16:05

La solitudine degli artigiani in riva all'Arno

I dati del centro studi di Cna mostrano un mercato tutto sommato stabile in termini di fatturato, ma la tutela del made in Italy è ancora troppo poca



FIRENZE — Gli artigiani dell'area fiorentina più che dai numeri sembrano essere preoccupati dalla poca tutela per il loro settore. Se i primi, infatti, mostrano un trend in fondo abbastanza stabile e, per alcuni, con segnali di crescita interessanti, la seconda ancora manca. 

Il sentimento del mondo artigianale è stato captato dall'ultimo rapporto di Cna Firenze. Lo studio ha coinvolto aziende di differenti settori, dall’artistico-tradizionale all’abbigliamento su misura, dalla pelletteria fino all’alimentare. Il 21 per cento del campione appartiene al settore abbigliamento su misura, l’11 per cento appartiene al settore alimentare, il 46 per cento a quello artistico-tradizionale e il 22 per cento alla pelletteria.

Per quanto riguarda il fatturato del 2015 rispetto a quello del 2016, la maggior parte delle imprese ha riscontrato un trend stabile al 39 per cento o in aumento al 33 per cento. Soltanto il 28 per cento ha dichiarato una diminuzione. Le previsioni che gli artigiani si aspettano dal fatturato del 2016 rispetto a quello del 2015, sono per nel 57 per cento dei casi di stabilità, mentre il 24 per cento crede in un aumento e il 19 per cento in una diminuzione.

Il numero di addetti è rimasto lo stesso per l’85 per cento del campione. Il 10 per cento ha dichiarato un aumento e il 5 per cento una diminuzione. Sono tutti dati che dimostrano come per l’artigianato di alta qualità la risorsa umana sia il pilastro portante. 

La tipologia di clientela prevalente per l’artigianato fiorentino di alta qualità sono i privati consumatori, seguiti ci sono le imprese di distribuzione a marchio proprio e in percentuali più basse si trovano le imprese di distribuzione conto terzi, il imprese di produzione e per gli enti pubblici/no profit.

Il problema per gli artigiani è quello della tutela delle eccellenze del made in Italy. Sia all’estero che in Italia, spiega Cna, la maggioranza di loro percepisce che la tutela dovrebbe essere maggiore e migliore.

"Per la nostra associazione analizzare e riflettere sulle “Eccellenze della Manifattura Made in Florence” ai nostri giorni, significa avere presente, con chiarezza, le sfide dei mercati e l’evoluzione delle preferenze del consumatore finale – ha detto il presidente di Cna Firenze Andrea Calistri - significa sostenere le imprese nel definire strumenti di tutela del proprio lavoro, significa accompagnarle nel complesso percorso di internazionalizzazione del binomio prodotto/immagine aziendale, significa creare nuove opportunità anche nel nostro territorio".

Il report sul settore è stato presentato nella sede di Cna Firenze alla presenza di Andrea Calistri presidente di Cna Firenze, Franco Vichi direttore generale Cna Firenze, di Gaetano Aiello, curatore dell’indagine per il Centro Studi di Cna Firenze e degli imprenditori Cecilia Falciai e Piero Peroni. 


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