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Cronaca mercoledì 06 novembre 2019 ore 14:35

Ladro di preziosi, un incubo per i gioiellieri

Usando la parlantina è riuscito a distrarre gli artigiani sottraendo diversi gioielli dalle vetrine, ma ha commesso alcuni errori che lo hanno tradito



FIRENZE — Lo scorso 25 settembre la polizia ha arrestato un uomo di 46 anni di Crotone per un furto aggravato commesso in una gioielleria di Sesto Fiorentino. A carico dell'uomo è poi scattata la misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Firenze perché la Procura fiorentina lo ha ritenuto responsabile di almeno altri quattro colpi in altrettante gioiellerie, per un bottino complessivo stimato intorno ai 10.000 euro.

Le indagini hanno preso spunto proprio dall’arresto della Squadra Mobile - Sezione reati contro il patrimonio - che ha fermato l’uomo dopo che aveva rubato a Sesto dei monili in oro del valore di circa 2.000 euro. Gli investigatori hanno verificato a ritroso le soste da lui effettuate nei giorni precedenti e, grazie ai report del sistema di localizzazione satellitare installato sulla sua macchina a noleggio, hanno individuato dei negozi “Compro Oro” - uno a Firenze e due a Prato - dove gli agenti hanno recuperato gran parte della refurtiva asportata tra il 23 e il 24 settembre dalle gioiellerie.

Il 23 settembre una di queste, in via Tornabuoni, aveva subito il furto di un bracciale del valore di oltre 6.000 euro. Il giorno seguente, sempre con lo stesso modus operandi, distrarre le vittime ponendo loro numerose domande e chiedendo di mostrargli in successione più oggetti per farle allontanare a prenderne altri, erano stati invece messi a segno tre colpi in altrettante gioiellerie in zona Gavinana. Uno dei negozianti derubati, accortosi della mancanza di una collana in oro bianco del valore commerciale di 1600 euro dal suo negozio, aveva addirittura avuto cognizione, tramite una chat Whatsapp tra commercianti di zona, di diversi tentativi di furto effettuati nella stessa giornata, nonché di altri colpi, andati invece a segno, per mano del medesimo soggetto.

Quest’ultimo era stato successivamente riconosciuto dagli inquirenti nelle immagini di videosorveglianza interna degli esercizi, oltre che nelle individuazioni fotografiche delle vittime. Analizzando una serie di elementi comuni ai colpi gli investigatori della Squadra Mobile di Firenze, diretta dal Dott. Antonino De Santis, avevano subito concentrato la loro attenzione sull’indagato, peraltro già noto alle forze di polizia, rintracciandolo subito dopo il colpo a Sesto Fiorentino. Secondo quanto riscontrato, l’indagato si presentava di volta nei “Compro Oro” per vendere la refurtiva, esibendo il proprio documento di identità.

A seguito di questi riscontri il Tribunale di Firenze ha emesso il provvedimento eseguito nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile di Firenze.


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