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Lavoro venerdì 30 agosto 2019 ore 12:20

Licenziata dopo post su Facebook, ira sindacale

Il sindacato di base ha rilanciato l'appello a firmare una petizione aperta per chiedere il reintegro di una dipendente licenziata da Publiacqua



FIRENZE — L'Unione Sindacale di Base difende la dipendente allontanata da Publiacqua, l'azienda idrica del territorio con un presidio ed una petizione online che ne chiede il reintegro nel posto di lavoro

I fatti risalgono al 12 aprile scorso quando sei lavoratori di Publiacqua "sono stati soccorsi in ambulanza e trasferiti al pronto soccorso a seguito di una intossicazione da sostanze chimiche avvenuta presso la Palazzina Degremont del Potabilizzatore dell’Anconella" ricordano dalla Usb. Dopo l'episodio "La nostra delegata sindacale ha manifestato il proprio disappunto sulla bacheca di Facebook e la Direzione aziendale l'ha licenziata".

I delegati del sindacato di base hanno spiegato "Sui rischi per la sicurezza presso la Palazzina Degremont, negli ultimi anni, sono stati molteplici gli interventi di denuncia di tutte le organizzazioni sindacali, con in testa i delegati dell’intera Rsu ed ancora diversi Consiglieri comunali di Firenze. USB è stata costretta a depositare nel giugno 2017 un proprio esposto presso la Procura della Repubblica di Firenze. Negli ultimi anni sono stati registrati infortuni, evacuazioni d’emergenza degli ambienti, fino a giungere allo scorso 12 aprile, quando le ambulanze hanno portato via d’urgenza sei colleghi intossicati per una dispersione. Solo dopo questi ultimi tragici eventi, la Direzione ha provveduto d’urgenza a svuotare la Palazzina Degremont ed al trasferimento dei lavoratori in altri ambienti aziendali più sicuri. La ristrutturazione della Palazzina Degremont, finalizzata a poter ospitare il personale in questione, ci risulta sia costata ai cittadini in bolletta oltre i 3 milioni di euro. La nostra rabbia è non solo per l’attacco alle libertà sindacali, di pensiero e opinione, ma per un provvedimento della Direzione verso una nostra delegata, apprezzata professionalmente e con nessun provvedimento disciplinare precedente in carriera". 


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