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Attualità martedì 21 aprile 2020 ore 12:45

Metrocittà con il rebus scuola per la fase Covid 2

Il dibattito aperto dai sindaci metropolitani sulla riapertura degli istituti è stato raccolto dalle categorie di insegnanti ed addetti ai lavori



FIRENZE — I sindaci dell’area metropolitana fiorentina hanno innescato un confronto riguardo la riapertura dell'attività scolastica per la cosiddetta fascia 0-6, le proposte sono rimbalzate sui social dove molte maestre sembrano però aver messo le mani avanti visto il rischio di dover gestire situazioni che esulano dalla mera attività didattica

Il sindaco della Città metropolitana che si è confrontato in diretta social con il ministro alle pari opportunità e Famiglia, Elena Bonetti, ha dato la disponibilità di sperimentare a Firenze una nuova modalità di gestione dei bambini con parchi chiusi e contingentati e centri estivi verso la riapertura delle scuole che secondo Nardella "Non può prescindere dalla riapertura delle attività altrimenti si rischia di finire come nel Gioco dell'Oca perché i genitori che tornano a lavoro potrebbero lasciare i figli ai nonni".

Giancarla Casini della Cgil Firenze e Jacopo Geirola della Fp Cgil Firenze sono intervenuti nel dibattito proponendo di usare maggio e giugno come mesi di sperimentazione di nuovi spazi e sistemi didattici "La situazione dei servizi 0-6 comunali dell’area fiorentina si può definire a tre velocità, diverse a seconda del tipo di gestione che produce risultati diversi per l’utenza ma anche per i lavoratori. La gestione diretta che ha visto una continuità del servizio con rimodulazione a distanza e retribuzione piena dei lavoratori. Servizi comunali appaltati che solo in pochissimi comuni sono stati riattivati a distanza e che quindi ha prodotto un’interruzione del rapporto educativo con bambini e famiglie e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori. Infine i servizi convenzionati con l’utilizzo di ammortizzatori sociali per tutti gli addetti, e il serio rischio che questi soggetti privati un giorno non riescano a riaprire. Ora si parla di fase due, ma quale ripartenza è possibile per servizi dove non è sempre possibile utilizzare mascherine e distanziamento sociale?" da qui la proposta di fare una sperimentazione estiva da adottare in autunno.


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