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Attualità martedì 25 ottobre 2016 ore 15:24

"Non abbiamo più spazio per i migranti"

In una lettera al prefetto Giuffrida il sindaco Nardella denuncia la saturazione del sistema di accoglienza. In Toscana sono attesi altri 600 arrivi



FIRENZE — La lettera è informale per una questione di ruoli ma introdotta da un 'Caro Alessio' vergato a mano a cui fa seguito la richiesta al prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida appunto, di farsi portavoce con il ministero dell'Interno perché non siano inviati in Toscana ulteriori richiedenti asilo fino a quando non sarà riequilibrata la situazione delle presenze sul territorio. 

Una lettera che arriva dopo l'annuncio di nuovi 600 arrivi in Toscana. La situazione delle strutture di accoglienza, però "è, come ben sa, ormai oltre la saturazione e l'apertura di ulteriori strutture genera complessità sul territorio", scrive il sindaco nella sua lettera. 

Nardella poi osserva che "la Toscana ha una presenza di richiedenti asilo superiore del 12 per cento rispetto alle quote dovute, mentre sono presenti varie altre Regioni che sono sotto quota (per fare alcuni esempi: Lombardia, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Valle d'Aosta)". 

Bene "la presa di posizione del ministro Alfano rispetto alla redistribuzione", scrive ancora il sindaco, "secondo la quale i Comuni che hanno il sistema Sprar possono non accogliere ulteriori Cas e secondo la quale le presenze sui territori devono essere di 2,5 migranti ogni mille abitanti nei comuni con più di 2mila abitanti e di 1,5 ogni mille abitanti per le Città Metropolitane". Il fatto, però, è che in Toscana "siamo ben oltre questi numeri". 

Da qui anche l'altra richiesta formulata dal sindaco Nardella, cioè quella di "considerare come criterio di ripartizione all'interno della Regione, non soltanto la percentuale di popolazione, ma anche la presenza di centri Sprar e di MSNA, andando ad individuare con le Prefetture prioritariamente quei Comuni che ad oggi non si sono attivati per l'accoglienza". 

La lettera, tra l'altro, arriva proprio il giorno dopo la divulgazione dei numeri che, a livello nazionale, registrano un'impennata di sbarchi di migranti nel 2016, anno record con 153.450 pari al 10 per cento in più. Numeri che, inevitabilmente, hanno ripercussioni sulla redistribuzione nelle regioni. 


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