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Attualità mercoledì 18 novembre 2015 ore 19:17

Scatta la denuncia contro gli occupanti del liceo

I genitori degli alunni dell'artistico di Porta Romana si sono rivolti alla questura per fermare l'occupazione: "Causa danni economici e didattici"



FIRENZE — Si fa sempre più acceso lo scontro tra i ragazzi che stanno occupando il liceo di Porta Romana e chi è rimasto fuori, insegnanti e genitori degli alunni in testa. 

Dopo l'assemblea di stamattina in cui gli occupanti hanno deciso di invitare il sindaco Dario Nardella a un confronto per spiegare le ragioni dell''occupazione, è arrivata la reazione di genitori e docenti.

I primi si sono rivolti direttamente alla questura presentando una denuncia al dott. Capuano. Ecco cosa si legge nel comunicato diffuso dai genitori degli alunni non occupanti.

"La suddetta situazione è ad oggi ancora in essere e ha provocato:

1) il blocco totale dell’attività didattica;

2) l’impedito accesso agli studenti diversamente abili

3) il blocco dell’attività amministrativa che ha provocato danni economici consistenti i) nella mancata assunzione del personale docente precario ii) nel mancato rispetto delle scadenze fiscali iii) nella omessa partecipazione della scuola alle gare per finanziamenti necessari all’acquisizione di risorse essenziali all’esercizio dell’attività didattica (i.e. elaboratori elettronici, ecc.)

4) impedito intervento di una ditta esterna incaricata di effettuare la manutenzione necessari allo svolgimento dell’attività di didattica

5) l’abbandono della scuola con le conseguenze che questo comporta in materia di sicurezza delle persone e di tutti beni che vi si trovano, sottoposti al vincolo della Soprintendenza delle Belle Arti".

6) il danno all’immagine della Scuola e la violazione del diritto allo studio costituzionalmente garantito

A quanto sopra si aggiunge il rischio che la scuola possa trovarsi nelle condizioni di non rispettare la frequenza di 205 giorni di effettiva attività didattica necessari alla validità dell’anno scolastico".

Una presa di posizione che fa il paio con quella dei docenti che si sono riuniti in collegio straordinario al Machiavelli, visto che non possono entrare nella loro scuola e hanno pubblicato una nota unanime in cui condannano le modalità della protesta.

"Questa scuola - si legge nella nota - non appartiene a nessun gruppo particolare ma a tutta la comunità e alle generazioni future, la scuola è certamente degli studenti, di tutti e non di pochi, ma soprattutto di chi ci lavora e di chi ci si impegna ogni giorno. Gli insegnanti esprimono preoccupazione e amarezza per la situazione attuale e per questo rifiuto al dialogo di una minoranza di studenti non rappresentativa".


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