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Attualità giovedì 20 ottobre 2016 ore 17:34

Un concorso per piazza dei Ciompi

Il presidente dell'Ordine degli architetti ha proposto la selezione dell'idea migliore per ridisegnare la piazza che ospitava il mercatino delle pulci



FIRENZE — L'idea è stata avanzata sul profilo facebook dell'Ordine degli architetti e se ne parlerà anche all'assemblea al circolo nella stessa piazza dei Ciompi. 

“La gara di progettazione – ha detto il presidente dell'Ordine Roberto Masini - è per noi, da sempre, lo strumento più indicato per selezionare l'idea migliore. Specie quando si agisce sullo spazio pubblico, sui luoghi collettivi che sono patrimonio di tutti, non del singolo professionista, del singolo politico, dei comitati o dei commercianti". 

"Solo mettendo a confronto più istanze si promuove l'idea migliore, non la più conveniente - prosegue Masini - per sei lunghi anni si è ragionato sul futuro dei Ciompi senza aver portato a casa nulla. Finché non si è dovuto liberare la piazza dal mercatino delle pulci in seguito al provvedimento d'urgenza della Asl per la presenza di amianto. Siamo ancora in tempo per percorrere la strada del concorso di progettazione".

"Anche se il primo lotto di lavori che riguardano pavimentazione e sottoservizi condizioneranno molto le idee progettuali future, siamo ancora in assenza di una prefigurazione definitiva della piazza. Eppure - ha poi aggiunto - il contesto architettonico è molto delicato in virtù della presenza della Loggia del Pesce. Personalmente, non credo che collocare, anche se provvisoriamente, il Moulin Rouge del mercatino francese di turno sotto la Loggia del Pesce sia meno grave che posizionarlo all'ombra di Santa Maria Novella. Ma in ogni caso, ritengo che a disegnare la soluzione ideale dovrebbero essere le professionalità migliori chiamate a confrontarsi con una gara pubblica che tenga in considerazione, al di là degli episodici incontri di ascolto, le istanze della cittadinanza invitata a partecipare attivamente per dare un nuovo volto al luogo che ogni giorno abita e vive. Si dirà che i concorsi costano e portano via tempo. È vero. Ma forse, se ragionando sul lungo periodo avessimo intrapreso la via della gara oltre un lustro fa, avremmo avuto un programma di riqualificazione lineare che non avrebbe messo in crisi nessuno e oggi la piazza non sarebbe più dissestata”.


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