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Attualità lunedì 21 agosto 2017 ore 13:17

Una strada per Tunisi contro il terrore globale

Servizio di Dario Pagli

Inaugurato Largo Tunisi alla presenza del sindaco Lasram. Nel 2015 la città fu colpita dall'attacco al Bardo. Nardella: "Mappare le zone pedonali"



FIRENZE — Nessuna città è al sicuro dal terrorismo ma guai ad arrendersi alla paura. Lo hanno detto il sindaco di Firenze Dario Nardella e quello di Tunisi Seifallah Lasram che insieme hanno inaugurato il nuovo Largo Tunisi nella zona sud del capoluogo toscano. Un patto di amicizia rinnovato dopo gli ultimi attentati, da quello di Barcellona alla Finlandia, che hanno già costretto a stringere le maglie dei controlli. A Firenze sorvegliate speciali le aree del Duomo, di San Marco e San Lorenzo ma in generale tutte le strade del centro e le infrastrutture. 

"Qualunque valutazione definitiva e completa non può che essere fatta da chi è preposto a questo cioè forze dell'ordine e prefettura - ha detto Nardella - e noi come amministrazione comunale non abbiamo le competenze né formali né sostanziali per l'antiterrorismo. Ma ripeto che il comune di Firenze ha collaborato ed è pronto a collaborare al cento per cento per qualsiasi tipo di azione sia necessaria mettere in campo". 

E ora si valuta l'installazione di nuove barriere per bloccare gli attacchi con auto e furgoni. "Subito dopo l'attentato di Barcellona ci siamo messi al lavoro sia su indicazione del Viminale che su invito mio verso le autorità - ha aggiunto il sindaco - So che prefettura e questura che sono le autorità competenti per tutto quello che riguarda l'antiterrorismo e la sicurezza pubblica nella nostra città stanno esaminando tutte le soluzioni possibili. Noi abbiamo garantito di consegnare nelle prossime ore tutta la mappatura delle zone pedonali o a traffico limitato o con particolari delimitazioni affinché il filtro pensato per la mobilità possa essere rafforzato anche come filtro contro eventuali attacchi". Per il sindaco anche il sistema di videosorveglianza può essere un deterrente contro possibili attentati. 

La stretta sulla sicurezza riguarda anche luoghi sensibili come aeroporti, stazioni e monumenti in tutte le città, soprattutto turistiche come Pisa e Lucca.  Perché il terrorismo può colpire ovunque come il sindaco di Tunisi, che nel 2015 fu straziata dall'attentato al Bardo, ha ricordato nel condannare gli attacchi: "Abbiamo condannato insieme l'attentato di Barcellona che ucciso delle persone innocenti - ha detto - e abbiamo concordato di esprimere tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno alla sindaca di Barcellona che in questo momento sta affrontando in questo momento delle ore così difficile".

L'appello alla sicurezza è rivolto a tutti i cittadini:segnalare le situazioni sospette può essere determinante. 


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