Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:00 METEO:FIRENZE18°  QuiNews.net
Qui News firenze, Cronaca, Sport, Notizie Locali firenze
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Atleta iraniano di MMA prende a calci ragazza che non indossa il velo

Arte sabato 23 giugno 2018 ore 18:00

Islam e Firenze. Arte e collezionismo

Doppia mostra distribuita tra Uffizi e Bargello per rappresentare il legame forte e multiforme tra Firenze e l'Oriente.



FIRENZE — Che i legami tra Firenze e il mondo islamico fossero forti e continuativi fin dai tempi dei Medici è cosa nota, come altrettanto che abili collezionisti e mercanti d'arte come Stibbert e Bardini avessero compreso precocemente e bene il valore dell'arte e dei manufatti orientali. Basti pensare all'ampia collezione di armi e armature che Stibbert collezionò in quello che ora è il museo che porta il suo nome, o il fatto che al museo del Bargello sia presente una “sala islamica” ricchissima di manufatti, stoffe, tappeti. Vedere tutta la ricchezza che tali relazioni sono state capaci di produrre – e per lungo tempo di mantenere in città, anche se ora si trovano anche in numerosi musei esteri dai quali sono state riportate temporaneamente – è però occasione preziosa fornita dalla mostra che occupa ampi spazi sia della Galleria degli Uffizi che del Bargello.

Volendo ricostruire il percorso pensato dal curatore Giovanni Curatola, è opportuno prendere le mosse dagli Uffizi, dove si esplorano i frutti più antichi dei contatti da Oriente e Occidente, a partire dalle suggestioni arabe delle aureole della Vergine, di San Giuseppe e dei costumi nell'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano per arrivare a preziosi esemplari dell'altissimo livello di raffinatezza raggiunto nella lavorazione dei metalli, della ceramica, del cristallo. Ricercatissime fin dai tempi di Lorenzo il Magnifico, le suppellettili e i tessuti in mostra rivelano tutto lo splendore di un'arte ricchissima di storia e di tecnica impeccabile, talvolta fin stupefacente. Non si può infatti rimanere meno che a bocca aperta di fronte dal più grande tappeto mamelucco del mondo che si srotola ad un certo punto del percorso davanti ai nostri occhi e non solo per le sue dimensioni difficilmente eguagliabili anche al giorno d'oggi, ma per lo splendido stato di conservazione che rivela anche a noi la potenza del colore utilizzato, la finezza dei materiali e l'abilità dei tessitori.

Proseguendo verso il Bargello, ci si immerge nel periodo di ricerca, collezionismo e allestimento di Ottocento e Novecento protagonisti del quale furono sicuramente i già rammentati Stibbert e Bardini, ma anche Louis Carrand, che con la sua donazione di quasi 3.300 opere avvenuta nel 1889 ha permesso di creare, all'interno del museo del Bargello, lo splendido dialogo tra arte islamica e la statuaria rinascimentale che tutti noi possiamo vedere oggi. 


© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Protagonista del gesto di generosità è un giovane senza fissa dimora che aveva preso cibo in scatola dagli scaffali di un supermercato
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Attualità