Firenze abbraccia la ragazza della Fortezza

Mille persone hanno manifestato contro la sentenza della Corte di appello che ha assolto 6 giovani dall'accusa di aver stuprato una ragazza di 23 anni

FIRENZE — La manifestazione promossa dall'associazione Uniti in rete si è svolta davanti alla Fortezza da Basso, nel luogo in cui, nel 2008, si consumò il rapporto sessuale di gruppo per il quale sei ragazzi sono stati condannati per violenza sessuale in primo grado e poi assolti in appello. Sentenza peraltro definitiva perchè la procura generale ha ritenuto di non presentare un nuovo ricorso in Cassazione.

Fra le centinaia di persone che sono scese in piazza per sostenere la vittima di questa drammatica vicenda ci moltissime donne.

"Siamo qui nel luogo dello stupro - ha spiegato Lea Fiorentini di Uniti in rete - per protestare contro le motivazioni della sentenza della corte d'appello in cui si è voluto approfondire in modo inappropriato la vita e le abitudini della vittima, quasi processandola al posto dei suoi aggressori. Ma la legge deve tutelare le vittime, non processarle".

I manifestanti hanno sfilato sotto i bastioni della Fortezza illuminando la notte con le torce. "Abbiamo voluto portare luce contro la violenza - hanno spiegato donne e uomini in corteo - proprio nei giardini che nel 2008 furono teatro della vicenda da cui si innescò un'inchiesta giudiziaria".

Sui cartelli e gli striscioni esposti, critiche durissime alle argomentazioni dei giudici di appello: "La libertà è la nostra fortezza principale', 'Moralmente condannate, sessualmente giudicate ma noi siamo libere di amare', 'Siano processati i violenti, non le vittime della violenza'.

Hanno preso parte alla manifestazione rappresentanti di Sel e Forza Italia, la Cgil e altri sindacati e decine di associazioni.

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