Ristrutturazione edilizia limitata, ok definitivo

FIRENZE — Uno strumento per tutelare e rigenerare il patrimonio storico-architettonico della città, rendendo più certe e chiare le norme per cittadini e operatori. È l’obiettivo della delibera approvata oggi in via definitiva dal Consiglio comunale su proposta dell’assessore all’urbanistica Giovanni Bettarini. La variante introduce l’intervento della ‘ristrutturazione edilizia limitata’. L’approvazione è arrivata dopo la prima adozione del provvedimento, da parte dello stesso Consiglio, il 16 aprile scorso.

“L’obiettivo della variante approvata oggi - ha spiegato l'assessore Bettarini - è quello di tenere intatta, anzi di aumentare, la tutela del patrimonio edilizio di pregio di Firenze, ma allo stesso tempo di dare regole certe per gli interventi di restauro e risanamento conservativo. Con questa delibera facciamo chiarezza su strumenti e tempi per cittadini e operatori in modo da procedere a quelle trasformazioni di rigenerazione urbana che sono fondamentali per una città che si è data come regola base dell’urbanistica i volumi zero".

"Inoltre per la parte stilistica dell’intervento edilizio, viene eliminata la sovrapposizione tra Comune e Sovrintendenza - ha concluso l'assessore - mantenendo nelle prerogative del Comune il potere di pianificazione già previsto negli strumenti, oltre che quello di controllo”.

Critiche le opposizioni.

Questa la dichiarazione del consigliere del gruppo Articolo 1-MDP Alessio Rossi e della consigliera Stefania Collesei

"Se è vero che occorre superare in certi casi una certa rigidità per piccole modifiche all'interno di un singolo edificio per favorire la residenza nel centro storico - hanno dichiarato Alessio Rossi e Stefania Collesei del gruppo Articolo 1 Mdp - non è possibile sdoganare un provvedimento che permette con procedura semplificata di fare frazionamenti o cambi di destinazione d'uso, con questo mettendo a rischio l'identità del centro storico. Soprattutto se si tiene conto che il centro storico è preda del dilagare degli airbnb, senza una legge che possa mettere limiti. Da qui il nostro voto contrario alla proposta di ristrutturazione edilizia limitata".

"Quello di Firenze è l'unico Comune in Italia a rinunciare al suo potere di controllo urbanistico tramite le autorizzazioni edilizie e a inventarsi la “ristrutturazione leggera” sugli immobili storici - ha commentato la consigliera comunale Silvia Noferi del M5S - Si potranno portare modifiche sostanziali, a condizioni che si conservi l’immagine esteriore, l’androne, le scale e pochissimi altri elementi; se poi, salite le scale, vi troverete nella ricostruzione artefatta di un ambiente completamente artefatto, sarà solo responsabilità della Soprintendenza che avrà concesso l’autorizzazione. Rigettiamo in pieno la Variante al Regolamento Urbanistico perché siamo in completo accordo con le sentenze che hanno condannato la trasformazione di palazzo Tornabuoni".

“Non si parli di ristrutturazione urbanistica - ha scritto in una nota la consigliera Miriam Amato di Potere al Popolo -  E' un criterio di intervento di cui il Comune di Firenze dovrebbe vergognarsi. Ristrutturazione edilizia con limitazioni è una nuova definizione che non ha fondamento né nelle normative nazionali, né in quelle regionali”.

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