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Attualità sabato 25 aprile 2015 ore 14:19

Il coraggio della libertà

Il sottosegretario Lotti e il sindaco di Firenze Nardella insieme a Irene Grandi, Carlo Conti, Gianfranco Monti ricordano la Liberazione di Firenze



FIRENZE — Il ricordo, la memoria e il coraggio della libertà. In piazza Torquato Tasso a Firenze sul grande schermo dove scorrono i tweet con #ilcoraggiodi, l'hashtag lanciato dal Governo per la gionata della Liberazione dal nazifascismo, le parole si confondono con la musica e i ricordi dei partigiani, come Benedetto Lanza presente in piazza, e di tutte quelle persone che 70 anni fa hanno lottato per la liberazione di Firenze e dell'Italia intera. 

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti, il sindaco di Firenze Dario Nardella, Irene Grandi, Carlo Conti e Gianfranco Monti si sono susseguiti sul palco raccontando alcuni passi dei ricordi sull'eccidio di piazza Torquato Tasso a Firenze accaduto il 17 luglio del 1944 per opera delle milizie repubblicane guidate da Giuseppe Bernasconi, braccio destro del famigerato comandante delle SS italiane Mario Carità.

In quel pomeriggio d'estate, molti abitanti del quartiere fiorentino di San Frediano erano in piazza. Si trattava in gran parte di donne, anziani e bambini dato che i giovani e gli uomini validi erano quasi tutti nascosti per evitare i rastrellamenti. Ad un certo punto si presentò un camion con a bordo alcuni militi repubblichini e, fermatosi all'angolo tra via Giovanni Villani e viale Francesco Petrarca, gli occupanti aprirono improvvisamente il fuoco sulla gente in piazza.

"E' un giorno importante nel quale si ricorda e si festeggia tutta l'Italia, la festa del nostro paese, la festa della Liberazione". Così, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, nel suo intervento alle celebrazioni del 25 aprile a Firenze.

"Questo è il messaggio che vogliamo dare oggi - ha proseguito Lotti - Il coraggio di ricordare, di raccontare ciò che è stato settanta anni fa, ciò che ha mosso donne e uomini settanta anni fa e poi a raccontare ciò che è successo. L'abbiamo riportato - ha concluso Lotti - anche raccontando il coraggio di donne, uomini e di ragazzi oggi che e' il coraggio di vivere la vita, di accendere un mutuo, di accendere la speranza e questo parallelo e' un parallelo importante per noi"

Nonne, mamme, bambini, uomini tanti hanno partecipato alla manifestazione per il 25 aprile in piazza Torquato Tasso e dal palco Irene Grandi, dopo il suo intervento, ha cantato "Un vento senza nome", canzone che la cantante toscana ha portato a Sanremo. "Ho deciso di cantare proprio questo brano perché parla di coraggio, coraggio di saper cambiare e prendere le proprie decisioni senza imposizioni senza farsi condizionare dalla disinformazione". Poi la Grandi ha lasciato il microfono e i testimoni dell'eccidio che hanno raccontato i loro ricordi di quel giorno maledetto. Poi tutti insieme hanno cantato la canzone simbolo della liberazione d'Italia " Bella Ciao"


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