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Attualità lunedì 02 marzo 2020 ore 18:52

Una graphic novel sul Mostro di Firenze

Giuseppe Di Bernardo racconta a QUInewsFirenze la sua ultima opera illustrata, una storia che ripercorre gli anni dei duplici omicidi



FIRENZE — Tra il 1968 e il 1985 otto duplici omicidi sconvolgono l'opinione pubblica, otto giovani coppie appartate vengono aggredite, uccise e mutilate da un assassino che diventerà il Mostro di Firenze. Un serial killer che sparge sangue e paura nella campagna fiorentina e le sue tracce si perdono nella notte. Nessun volto e nessun nome a 50 anni dai tragici episodi. Le indagini si sviluppano su più fronti e nascono quelle "piste" che a distanza di decenni continuano a fare discutere. "Il mostro di Firenze. Enigma senza fine" è il titolo della graphic novel scritta da Giuseppe Di Bernardo, stimato fumettista, scrittore e sceneggiatore ed illustrata da Vittorio Santi.

QUInewsFirenze ha intervistato l'autore, Giuseppe Di Bernardo.

Quanto è durato il lavoro di ricerca e cosa significa muoversi su un terreno così impervio ricco di ipotesi e povero di certezze?

"Mi sono sempre interessato del caso visto che la mia adolescenza è coincisa con l'ultimo periodo dei delitti. Il Mostro era come uno spaventoso spettro che ci attendeva nell'ombra dove cercavamo un po' di intimità. Col processo Pacciani pensai che il caso fosse chiuso e smisi di occuparmene. L'interesse tornò intorno al 2005, quando scrivendo le sceneggiature della serie a fumetti "L'Insonne", mi imbattei in una interpretazione "esoterica" dei delitti di Firenze, e questo riaccese in me l'interesse. Ero proprio sicuro che le cose fossero andate come credevo? Poi, alcuni anni fa lessi il libro di Cappelletti, Vieri e Maugeri "Delitto degli Scopeti. Giustizia mancata". Un verbale, contenuto nel volume, mi mise una pulce nell'orecchio e decisi di approfondire. Il lavoro di ricerca è durato almeno cinque anni, anche perché saltavano fuori sempre più dettagli interessanti che mi costringevano a rivedere il quadro d'insieme. Ho cercato di focalizzarmi soprattutto sui fatti e in special modo sulle dinamiche dei delitti. I delitti sono, infatti, l'unica cosa davvero sicura di questa vicenda, piena di dubbi e di leggende urbane". 

Il caso del Mostro è un argomento di sicura attrattiva per i lettori appassionati di thriller e noir, ma che tipo di stile ha scelto per quest'opera e perché? 

"Intanto mi piace confidarvi che il volume sta andando benissimo, quindi approfitto per ringraziare i lettori. Io ho quasi sempre scritto fumetti e racconti noir e la cosa che mi piace di più è calarmi nella mente dell'assassino per cercare di capire quali siano le motivazioni interiori che lo spingono ad agire. E' sbagliato cercare un movente, nei casi di assassini seriali, ma una motivazione sì, c'è sempre. Religiosa? Moralizzatrice? Politica? Spesso si tratta solo di giustificazioni più o meno inconsce all'unica cosa che gli piace fare: uccidere. Quindi, in base alle informazioni che avevo, ho cercato di ricostruire la psicologia dell'assassino. Per questo motivo sottolineo che si tratta di un'opera di fantasia liberamente ispirata ai delitti del Mostro di Firenze, anche se privatamente, più di una persona strettamente legata alla vicenda, mi ha confortato dicendomi che, a suo parere, si tratta di una delle ipotesi più probabili circolate in questi anni. Per i disegni mi sono affidato al bravissimo Vittorio Santi, un mio ex allievo, capace di raccontare una storia attraverso immagini in bianco e nero di fortissimo impatto emozionale. A lui ho passato un po' di materiale fotografico preso in parte dall'indispensabile blog di Antonio Segnini che ringrazio ancora pubblicamente. Sulle dinamiche dei delitti si discute ancora oggi. Io ho scelto, di volta in volta, le dinamiche che più mi convincevano, sperando che visualizzare quegli episodi delittuosi potesse permettere di fugare qualche falsa convinzione". 

Al termine dell'opera e dopo le prime risposte ricevute dai lettori, ritiene il genere della cronaca nera affrontabile attraverso l'uso della graphic novel? 

"Lo si fa con successo da anni, non solo in Italia. Penso ai volumi della Beccogiallo o al Killer del Green River pubblicato da Bao. Nel nostro caso, però, non si tratta di cronaca nera a fumetti. "Il Mostro di Firenze, enigma senza fine", è una storia che si svolge in un universo adiacente al nostro, dove le cose si sono svolte allo stesso modo ma l'interpretazione che gli diamo è frutto dell'immaginazione degli autori. Se poi qualcuno legge tra le righe significati particolari, beh, quello è il bello di ogni opera artistica e io di certo non posso impedirglielo, anzi".


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