Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 12:45 METEO:FIRENZE14°23°  QuiNews.net
Qui News firenze, Cronaca, Sport, Notizie Locali firenze
giovedì 09 maggio 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Lavoro, Comunità, Futuro: la funzione sociale della cooperazione La diretta video

Attualità giovedì 08 marzo 2018 ore 16:42

Sul web vino in polvere spacciato per Chianti

Un giro d'affari da 200 milioni, con duemila venditori on-line che, usando preparati in polvere spacciavano falso Chianti per autentico



FIRENZE — Etichette invitanti che riportano la scritta made in Italy e Chianti ma che in realtà non lo sono. Grazie alle tecnologie di Griffeshield, azienda specializzata in nuove tecnologie informatiche a supporto delle medie e grandi aziende internazionali, in sei mesi, fino a metà gennaio di quest’anno, il Consorzio Vino Chianti ha rilevato ben 56.075 violazioni.

L’attività di protezione e tutela è stata possibile grazie a un attento monitoraggio web, utilizzando le specifiche tecniche informatiche, che ha rilevato tutti gli utilizzi impropri del marchio Chianti, rimuovendone ben il 78%. Nello specifico, le violazioni hanno riguardato l’utilizzo in violazione del marchio Chianti, la vendita di vini Chianti contraffatti e la vendita di etichette Chianti contraffatte.

Il principali mercato europeo dei kit di vino è il Regno Unito attraverso negozi online come Creative Wine Making Brew e portali come Ebay e Amazon. Nel mondo, il primato spetta agli Stati Uniti con enoteche online che offrono una vasta selezione di vini come Italian Chianti style, Original Chianti, Vintners Reserve Chianti e World Vineyard Italian Chianti, solo per citarne alcuni. Anche portali di e-commerce online USA e grande distribuzione organizzata come Wallmart vendono una grande selezione di kit di vino. Seguono Russia, Cina, Canada e Australia.

“Uno sforzo enorme - dichiara il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - che ci ha permesso di eliminare la stragrande maggioranza di violazioni e di frodi che danneggiano il marchio Chianti nel mondo. Un danno ingente a cui stiamo ponendo rimedio e infatti le violazioni già risultano in netto calo. Queste azioni hanno lo scopo di aumentare la pressione e quindi il rischio di incorrere in cause legali, educando la rete di vendita online a rispettare il marchio Chianti e soprattutto i diritti dei produttori dell’autentico vino Chianti. Per prevenire questo tipo di frodi abbiamo deciso di modificare il nostro disciplinare e permettere l'imbottigliamento di Chianti solo in Toscana. Si tratta di un primo passo per garantire maggiori controlli e salvaguardare la nostra denominazione.”


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
La corrispondenza d'alto valore storico e istituzionale è stata recuperata dai carabinieri dopo la comparsa in un'asta online. Restituiti 21 documenti
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nadio Stronchi

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Cronaca

Attualità

Cronaca

Attualità