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Attualità lunedì 24 giugno 2019 ore 14:08

Autovelox da rivedere, rebus su multe e rimborsi

I consumatori chiedono al sindaco di Firenze di disattivare gli apparecchi installati sulle strade cittadine, dal viale Etruria al viale Lavagnini



FIRENZE — La Sentenza della Corte di Cassazione che classifica il viale Etruria come una strada che non sarebbe adatta alla presenza dell'occhio elettronico, ha riaperto il dibattito sugli apparecchi installati in città e rischia di mettere in crisi una importante voce di bilancio per le casse comunali. I consumatori chiedono al sindaco la disattivazione degli apparecchi e l'annullamento delle contravvenzioni.
Comune di Firenze e Prefettura sono in attesa di approfondire le motivazioni messe nero su bianco dai giudici proprio dopo che il sindaco e il prefetto avevano riunito un pool per studiare il caso dal punto di vista tecnico ed evitare di tornarci ogni volta che un giudice avesse accolto o rigettato un ricorso. Cosa che è accaduta per anni dagli autovelox di viale Etruria a quelli sui viali Guidoni, Lavagnini o Matteotti.

Contrariate dal dibattito le associazioni dei familiari delle vittime di incidenti stradali che ancora una volta vedono messo in secondo piano l'obiettivo principale del sistema: la prevenzione dei sinistri stradali. L'alta velocità registrata dagli apparecchi non è infatti stata messa in discussione, in discussione ci sono le caratteristiche delle strade che ospitano le telecamere sulle quali le vetture transitano superando i limiti di velocità. 

Secondo le statistiche l'autovelox dell'Isolotto in uscita città è tra i più attivi del capoluogo in termini di sanzioni emesse, e dunque di introiti per le casse comunali, ma il numero dei ricorsi presentati sarebbe molto basso rispetto ai verbali notificati agli automobilisti. Esiste dunque una accettazione tacita dell'errore commesso?

Sulla vicenda è intervenuta Emmanuela Bertucci, legale, consulente Aduc che ha spiegato "La Corte di Cassazione si è finalmente pronunciata sull'autovelox fisso di Viale Etruria e lo ha dichiarato illegittimo, con la sentenza n. 16622 del 20 giugno 2019. Si tratta di un provvedimento che risponde punto per punto alle contestazioni mosse dal Comune a difesa degli autovelox cittadini e che chiarisce una serie di principi che si applicano a tutti gli autovelox posti in centro città su strade che non hanno le caratteristiche di strade urbane di scorrimento Viale Etruria, Viale Matteotti, Viale Gramsci, Viale Lavagnini, non nella sola Firenze, ma in tutte le città italiane".

Bertucci ha aggiunto "La Corte pone un opportuno freno ai poteri del Prefetto, ribadendo che può autorizzare l'installazione di autovelox fissi solo sulle strade che hanno tutte le caratteristiche di strade urbane di scorrimento. Qualsiasi altra interpretazione di fatto "abrogherebbe" la legge, potere che ovviamente il Prefetto non ha: il "decreto prefettizio [...] deve essere adottato in presenza dei requisiti dettati dalla legge, non potendo il Prefetto fare riferimento, mediante un'interpretazione estensiva, a criteri diversi da quelli previsti dal codice della strada". "La Corte chiarisce infine che, affinché su una strada possa essere installata una postazione fissa di misurazione della velocità, non è sufficiente che un "singolo tratto" di quella strada possieda le caratteristiche di strada urbana di scorrimento: "è necessario che l'esistenza delle caratteristiche minime per la configurazione di una strada urbana come "a scorrimento veloce" deve interessare tutta la strada considerata nella sua interezza e non solo il singolo tratto di essa in prossimità del posizionamento dell'apparecchio fisso di rilevazione elettronica della velocità. Pertanto [...] occorre procedere alla valutazione delle caratteristiche strutturali complessive della strada lungo la quale il rilevamento sia stato autorizzato dal Prefetto, non già quelle di un uno o più tratti della stessa strada".

Da qui l'appello dei consumatori "Chiediamo al sindaco che ordini subito la disattivazione degli autovelox posizionati su Viale Lavagnini, Viale Matteotti, Viale Gramsci, e i due su Viale Etruria, che annulli in autotutela tutte le multe emesse e rinunci ai giudizi pendenti, nei quali negli anni si è strenuamente difeso, così costringendo i cittadini a sostenere spese legali sproporzionate rispetto all'importo della multa, oppure a pagare in silenzio".


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